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mercoledì 5 dicembre 2007

Anghingò

Sempre a proposito di terzo tempo, lo scrittore satirico Chicco Gallus lancia una proposta interessante. In sintesi, Gallus invita il mondo del pallone a pescare le sane abitudini di fair play nel proprio passato invece di mutuarle da altri sport, nella fattispecie il rugby. Per esempio: la domenica, una domenica, i capitani delle due squadre potrebbero trovarsi al centro del campo per fare la conta: anghingò o bimbimbam, secondo i gusti. Poi a turno scegliere un giocatore alla volta da mettere in squadra. In questo modo, esperienza bambinica, verrebbero squadre equilibrate e sorprendenti. Quindi, calcio d’inizio con giocatori mischiati, non vale il fuorigioco, si parte alle dieci e si finisce quando è pronto in tavola. Questo sì - sostiene Gallus - sarebbe un vero miracolo. Ma del resto chi ha detto che nel calcio ci devono essere solo le parabole?
Perché sono solo i comici (vedi Crozza, Benigni, la Littizzetto) o gli scrittori satirici a dire le cose più intelligenti su politica, letteratura e sport? Non oso immaginare a quali vette può essere arrivato lunedì il maestro Biscardi sul terzo tempo…

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