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giovedì 23 aprile 2015

Irene

Un serial killer che uccide le sue vittime ispirandosi ai classici della letteratura gialla, un commissario che intuisce l’eccezionalità delle macabre rappresentazioni e quale può essere la conseguenza tragica, enorme, di quell'indagine per la sua vita privata, ma è costretto suo malgrado a seguire la trama già scritta dall’assassino. Fino all’epilogo finale, dove non ci può essere che un solo vincitore. O due sconfitti. Pierre Lemaitre, parigino, scrive un noir intenso, non convenzionale, con una trama originale e diabolica. Una scoperta e un consiglio di lettura. Irene, di Pierre Lemaitre, Mondadori, 353 pagine

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La banda degli amanti di Massimo Carlotto. Ritorno in grande stile di Marco Buratti, detto l’Alligatore e dei suoi due amici,Beniamino Rossini e Max La Memoria, un vecchio bandito e un genio dell’informatica, che indagando sulla scomparsa di un mite professore universitario si ritrovano in una torbida storia di rapimenti di coppie (da qui il titolo) orchestrata dalla menta criminale di Giorgio Pellegrini, protagonista di altri due libri di Carlotto: Arrivederci amore ciao e Alla fine di un giorno noioso. Per chi apprezza Carlotto è da non perdere. La banda degli amanti, Massimo Carlotto, edizioni e/o, 195 pagine

Dove sei stanotte, di Alessandro Robecchi. Robecchi, che per me è un genio e sa usare tutti i registri narattivi, si cimenta nel suo secondo giallo. Protagonista è sempre Carlo Monterossi, fortunato autore di una trasmissione trash, da pomeriggio di Canale 5 per intenderci, di cui non va per nulla fiero. Ma protagonista è anche la Milano da copertina in attesa dell’Expo, il grande flop che ci apprestiamo a vivere a breve, e quella delle periferie, come il Corvetto, che non è solo un’uscita dalla tangenziale ma un mondo pulsante e colorato dove l'immigrazione cerca una propria ragione sociale e dove una vecchia coppia di sudamericani ne catalizza la Resistencia. L’abbrivio: un giovane giapponese, sosia di un archistar atteso alla mostra di cartonati di cui sopra, si intrufola ad una festa in casa del nostro autore televisivo. Monterossi la mattina successiva lo scopre addormentato sul divano. Ha una ferita alla testa. Sicuramente fugge da qualcuno e nasconde qualcosa, ma il ragazzo non vuole parlare e soprattutto non vuole si chiami la polizia. Carlo Monterossi lo fa medicare e lo lascia in casa a riposare. Quando ritorna trova il giapponese cadavere in garage e il suo appartamento devastato da una perquisizione. Chi è stato, cosa cercava e perché? Monterossi capisce che qualsiasi cosa ci sia sotto a quel punto anche lui è in pericolo e sceglie di scomparire, attirando su di sè i sospetti. Si nasconde proprio in quella parte di mondo che non è in attesa dell'Expo, dove riuscirà a mettere insieme tutti i tasselli del giallo. Dove sei stanotte, Alessandro Robecchi, Sellerio editore, pagine 345

La verità e altre bugie, di Sascha Arango è un libro avvincente sul ruolo del caso nella vita e dei rapporti tra uomo e donna. Un bugiardo seriale dal torbido passato diventa il più acclamato scrittore di bestellers, pur non avendo mai scritto una riga dei suoi romanzi. L’autore è in realtà la moglie, e questa è l’unica bugia innocente, perché è condivisa e rispetta un accordo tra i due. Le cose cambiano quando il protagonista, Henry Hayden, scopre che la giovane amante, editor della casa editrice, aspetta un figlio da lui. Come uscire da quella situazione, senza perdere nulla della vita finalmente tranquilla e agiata? Sbarazzandosi dell’amante, of course. Ma il caso vuole che all’appuntamento con il tragico destino ci sia in realtà la moglie. A quel punto per far quadrare tutti i conti, i dubbi di chi è sopravvissuto, e trovare le risposte per chi indaga, servono il cinismo e le capacità di un bugiardo perfetto. Soprattutto se a mettere ulteriore pressione compare dal passato un vecchio e dimenticato compagno di orfanotrofio di Henry, che ha forse intuito i suoi segreti. Ci saranno altri omicidi e altri colpi di scena, compreso il finale. Un indizio per capirne di più? Ce lo dice lo stesso Hayden : “I bugiardi tra di noi sapranno che ogni menzogna deve contenere un pizzico di verità per essere credibile. Una spruzzata di verità spesso basta, ma deve esserci, come l’oliva nel Martini”. La verità e altre bugie, Sascha Arango, Marsilio, 248 pagine

L’appuntamento di Piergiorgio Pulixi. E’ un noir psicologico per stomaci forti. Un ristorante di lusso. Un uomo e una donna iniziano a parlare. È la prima volta che si incontrano. Ma il loro non è un incontro normale. Lei è costretta a stare lì e a rispondere alle domande sempre più inquietanti e morbose dell’uomo. Più l’elegante sconosciuto si intrufola nella sua vita, più la donna si rende conto di avere davanti un mostro manipolatore e affamato di controllo. Dalle domande scabrose e imbarazzanti si arriva a umiliazioni sempre più crudeli, in un gioco psicologico al massacro a cui la donna non può sottrarsi. Ma quella sera una serie di rivelazioni ribalteranno drasticamente ruoli e copione, perché le apparenze ingannano e niente in quel ristorante è come sembra. Attraverso dialoghi serrati che fanno emergere tutta la tensione e la brutalità latente, l’autore ci conduce in un noir psicologico ricco di colpi di scena e suspense, esplorando i territori della perversione umana, dell’ossessione per il controllo e del pericolo che corre la nostra privacy in un mondo virtuale in cui le nostre vite sono facili prede di lupi mascherati da agnelli. L’appuntamento, Piergiorgio Pulixi, edizioni e/o, 128 pagine

La guerra dei nostri nonni, di Aldo Cazzullo. La Grande Guerra raccontata attraverso le storie e le vicende degli uomini e delle donne normali, la forza morale di cui furono capaci, protagonisti e vincitori della prima grande sfida dell’Italia unita, non più solo un nome geografico ma una nazione. Senza dimenticare le responsabilità di politici, generali e affaristi che portarono il Paese al massacro, Aldo Cazzullo ci conduce nell’abisso del dolore, in una sofferenza che oggi non riusciamo nemmeno a immaginare: i mutilati al volto, le decimazioni degli innocenti, l’esercito dei folli, le donne friulane e venete violentate dagli invasori, l’istituto degli “orfani dei vivi”, dove le mamme andavano di nascosto a vedere i piccoli tedeschi che erano pur sempre loro figli. La guerra dei nostri nonni, Aldo Cazzullo, Mondadori, 248 pagine.