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venerdì 20 giugno 2008

Culi

La Corte di Appello di Firenze si é riservata di decidere sul ricorso presentato da una giovane coppia omosessuale che, prima in Italia, ha chiesto di potersi sposare civilmente. Il tribunale di Firenze, nell'autunno scorso, aveva già rigettato in primo grado l’istanza dei due, dopo che a marzo il Comune aveva rifiutato la loro richiesta di pubblicazioni di nozze. “La decisione è importante - hanno commentato i legali - perché dimostra che i giudici vogliono riflettere bene sul caso. La sensazione è che si sentano imbrigliati nelle norme attuali. E' un passo avanti”. “Molto sorpresi” gli stessi ragazzi. “Ci aspettavamo un no secco: siamo ancora più motivati a non mollare”. La notizia è stata battuta dall’Ansa alle 12.26 di oggi, caldo pomeriggio di inizio estate in un’Italia tornata finalmente normale: il premier che dichiara guerra ai suoi giudici e giura la sua innocenza sulla testa dei figli, Veltroni impegnato ad evitare le 200 e passa correnti in cui si è già diviso il Pd e a minacciare – pacatamente - di chiamare il popolo in piazza contro il governo. In autunno però, perché adesso il popolo ha da pensare se Donadoni mette a Cassano e in piazza ci andrebbe solo se fosse garantito il maxischermo. Questo per dire che nessuno è intervenuto a commentare la cautela dei giudici fiorentini. Sostanzialmente perché frega poco nulla e poi perché non c’è alcun commento da fare. Cosa vuoi dire? Uno chiede gentilmente e chi è deputato a rispondere prende il tempo che ritiene necessario per valutare e decidere. Nessuno tranne lei, l'on. Bertolini, la sciura modenese in quota Cavaliere il cui integralismo cattolico la preserva, beata, da qualsiasi dubbio. “Non si comprende per quale motivo i giudici della Corte di Appello di Firenze si siano riservati di decidere sulla richiesta di matrimonio da parte di una coppia gay – detta Bertolini all’agenzia tre ore più tardi, dopo il cotechino in galera e la pennica - In Italia le nozze tra persone dello stesso sesso sono vietate, punto e basta. La Corte d'Appello fiorentina intende andare contro la legge italiana? Il Comune di Firenze aveva già risposto picche alle richieste avanzate dai due omosessuali. In Italia, e purtroppo non è la prima volta, si tenta di introdurre surrettiziamente le nozze gay. Noi dichiariamo la nostra aperta avversione a questa possibilità. Spero che i giudici fiorentini vogliano responsabilmente e doverosamente applicare la legge italiana e rigettare l'istanza”. Ariamen.

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