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lunedì 12 novembre 2007

Grandi Vecchi

Il mio amico Carlo mi manda questa nota. Non posso dire di condividere in toto quello che scrive, ma non è necessario essere sempre d’accordo. Personalmente ho molto rispetto per i grandi vecchi del giornalismo, soprattutto di quelli che hanno una memoria storica e ne sono testimoni.


Non amo i grandi vecchi del giornalismo. Penso che a 65 anni, come tutti i lavoratori, anche loro debbano andare in pensione. Invece restano li, attaccati alla macchina da scrivere e soprattutto alle migliaia di euro con cui i loro corsivi vengono strapagati dagli stessi editori che sottopagano giornalisti giovani e bravi con 30 euro per articolo, spesso in nero, quando va bene.
No grazie.
E poi alla fine, quando si diventa vecchi ci si limita a fare morale e si finisce col rompere i coglioni.
Enzo Biagi, ma anche Montanelli, Bocca, Pansa, Romano, Cervi, Scalfari e molti altri…. Quante tirate moraliste, facili con un conto in banca gonfio, e quante ‘giravolte’ di posizioni.
E poi, sempre li a giudicarci, come i preti.
E poi fanno tutti doppio (sono tutti scrittori), triplo (moderano incontri e convegni), quadruplo (intervengono in trasmissioni televisive) lavoro. Per migliaia di euro, naturalmente.
No grazie.
Addio rispettoso a Enzo Biagi, ma il mondo va avanti. E di lui, come di noi tra qualche anno, gli altri sapranno fare senza.

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