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martedì 30 ottobre 2007

Comunisti

Vuole stanare tutti i comunisti, anzi, più precisamente, il suo obiettivo è di “stanare uno per uno i fedeli amici di Lenin e dei suoi gulag”. Non ha però detto cosa intende fare quando avrà redatto le liste di proscrizione. Comunque, lui è Luca Volontè, mite capogruppo dell’UDC alla Camera, spesso in tv nei pastoni dei telegiornali, che, con il capo in viaggio di nozze, ha pensato bene di prendersi spazio mediatico lanciandosi in una battaglia che lascia quantomeno perplessi, per i tempi, i modi e gli obiettivi. Cosa si è inventato Volontè: una raccolta di firme per presentare una proposta di legge di riforma costituzionale, al fine di inserire nella nostra Carta anche il divieto di apologia del comunismo, oltre a quello già previsto di fascismo. “Siamo un Paese vergogna – ha detto l’udicci - è necessaria un’operazione verità sui 100 milioni di morti irrisi dai comunisti al governo”. Perché, viene da chiedersi? Qual è la ragione politica che spinge quest’uomo ad esporsi al ridicolo? Accreditarsi agli occhi di Berlusconi, titolare indiscusso dell’anticomunismo? Reclutare gli ex democristiani della Margherita che non ce l’hanno fatta ad aderire al Partito Democratico? Boh. Quel che è certo è che quando il buon Volontè si è girato a vedere quanti prodi (scritto con la minuscola) lo avessero seguito, si è trovato drammaticamente solo. Persino Calderoli, che è Calderoli, pur trovando l’iniziativa condivisibile, l’ha bollata come superflua e comunque tardiva. Certo, essendo Calderoli, non poteva fermarsi lì. L’uomo è quello che è ed ha voluto metterci il carico da undici: “fascismo e comunismo non sono altro che le due facce della stessa moneta – ha quindi aggiunto - ed è inverosimile pensare che dopo essere andata fuori corso nel resto d'Europa non lo sia anche in Italia”. Gli altri alleati si son guardati bene dal parlare. L’unico è stato il democristiano Rotondi, il quale ha ricordato all’amico Volontè che “non esiste il comunismo, ma tanti partiti comunisti, e il comunismo italiano non ci ha negato la libertà, ma ce l'ha portata col sangue dei partigiani”
E i comunisti quelli veri cosa hanno risposto. Nessuno ha scomodato il presidente Napolitano. Fausto Bertinotti, che è un gentleman, si è limitato a dire: “Bisogna che qualcuno provi a spiegarlo a uno dei firmatari della Costituzione come Umberto Terracini”. Più articolata e politica la riflessione del senatore del Prc, Claudio Grassi: “la proposta di Volontà non va sottovalutata, perché, sulla scorta di una risoluzione dal significato analogo presentata (e fortunatamente non approvata) nella sede del Parlamento Europeo, si inserisce in una insopportabile ondata di revisionismo che, appunto, rende legittime e comunemente tollerabili affermazioni così gravi. Dieci anni fa non sarebbe stato possibile. Oggi, invece, quell'insistente campagna contraria all'antifascismo, quella - per intenderci - che equipara le responsabilità storiche di vincitori e vinti, di partigiani e repubblichini e collaborazionisti, e che accomuna, in un'unica grande categoria, il nazi-fascismo e il comunismo, rende concepibile una proposta di legge così dissennata, rischiando - il che è ben peggio - di entrare a far parte del senso comune. La storia del comunismo italiano – ha ricordato Grassi - é la storia di donne e uomini che hanno liberato il nostro Paese dalla dittatura fascista e dalle truppe naziste, di donne e uomini che hanno costruito e difeso, giorno dopo giorno, la democrazia repubblicana. Si porti rispetto per quell'immenso patrimonio di sacrifici, valori ed idee”. Tutto finito? Neanche per sogno. Sprezzante del ridicolo Luca Volontà ha risposto al Presidente della Camera. “Il rispetto per la carica istituzionale e per l'intelligenza del presidente Bertinotti, non consentono polemiche personali”, ma “in Italia chi difende la verità storica sugli orrori del XX secolo passa solo per matto”, mentre “andare ad incensare Lenin o inneggiare al macellaio Guevara è chic”. Per Volonté, “i costituenti comunisti italiani oggi sarebbero i primi a vergognarsi per i 100 milioni di morti e a superare un’ideologia che dimostra ogni giorno, non ultimi i disastri al G8 di Genova, le novelle Br e l'assalto proletario comunista alla chiesa di ieri, la sua intolleranza e violenza. Chiudere gli occhi sulla medesima radice antiumana del nazismo e del comunismo è sleale, falso e sconcertante”. Cosa vuoi dire ad uno così? Niente. Lo puoi solo compatire.

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