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giovedì 4 dicembre 2008
Democristiani
In Italia se vieni eletto in un partito e non ti ritrovi più nelle sue scelte programmatiche non prendi e te ne vai da un'altra parte, come sarebbe logico, legittimo e opportuno. No, in Italia se non stai bene in un partito, ne fondi uno tutto tuo, “autonomo ma che guarda”. L’ha fatto mesi fa Carlo Giovanardi, la cui berlusconità ai tempi della sua militanza nell’Udc era persino imbarazzante, dando vita ai Popolari liberali, per confluire un minuto dopo nella famiglia del Pdl. L’ha fatto oggi Francesco Pionati, ex notista politico, già vicedirettore del Tg1, orfano democristiano, fino a ieri portavoce dell’Udc. Rimproverato dai suoi per aver flirtato con il Cavaliere, Pionati ha preso cappello e ha messo in piedi l’Adc, Alleanza di centro per la libertà (libertà da cosa poi: come se ci fosse qualche partito per o della schiavitù da cui differenziarsi, mah). La nostra sarà una casa per traghettare i moderati nel centrodestra, ha tenuto a precisare l’ex pupillo di De Mita. Una sorta, forse, di camera di purificazione, in cui meditare e pentirsi dei propri trascorsi, rendendo meno traumatica l’adesione al regno del cavaliere. O forse, meglio - Giovanardi docet - una casa che consenta, anche con pochi inquilini, di sedere da subito al tavolo principale ma con un potere contrattuale sicuramente più forte di quello del singolo parlamentare che chiede asilo, partecipare alle elezioni con il proprio simbolo in liste bloccate e dividersi i finanziamenti previsti percentualmente per tutti quelli che scendono in campo, corrono per, ecc. ecc? “In politica – sostiene Pionati - non si può stare in modo ambiguo, bisogna fare scelte di campo precise e noi oggi la facciamo: nasce un movimento che ha l'obiettivo di riportare i moderati nel centrodestra, anche quelli che fino ad oggi hanno creduto in modo illusorio che fosse possibile creare un terzo polo. Noi guardiamo al Pdl, sosteniamo il governo e Berlusconi, mantenendo però un profilo autonomo che svilupperemo di volta in volta con gli alleati in base alle esigenze e alle diverse tappe elettorali. In questo sistema bipolare bisogna schierarsi”. Se ci fosse l’esame da democristiano, a Pionati bisognerebbe dare una cattedra honoris causa. Chi ha conosciuto e militato nella balena bianca non ce la fa a stare all’opposizione. Non soltanto lo ritiene innaturale: crede fermamente che sia immorale, come per Fonzie chiedere scusa. E siccome non può dettare le condizioni, visto che non ha né i numeri né i soldi, si offre “mantenendo”, guarda ma deciderà di volta in volta, dice per non dire. Nel frattempo Pionati ha già incontrato Berlusconi: “Ci siamo visti, gli abbiamo comunicato la nostra decisione che è quella di prendere una posizione chiara e coerente, assumendocene le responsabilità”. Più democristiano di così…
martedì 2 dicembre 2008
Partiti cristiani e filosofi hegeliani
Magdi Cristiano Allam, vice direttore del Corriere, dopo essersi cristianizzato, fonda un partito. Il Partito Cristiano, appunto, che per prima cosa mette i suoi bei paletti: no all'aborto, no al divorzio, no ai matrimoni gay, no alla ricerca sugli embrioni umani, no all'eutanasia. Sì invece alla famiglia naturale, costituita da un uomo e una donna in grado di procreare, sì alla vita dal concepimento alla morte naturale, sì al rispetto dell'autorità morale e all'inviolabilità delle regole etiche universali. In definitiva, sì a un nuovo modello di stato etico, basato su “fede, religione, libertà, verità, valori”.
“Nasciamo nella consapevolezza che la nostra Europa - ha detto Allam - è in preda ad una deriva etica che si alimenta in una concezione materialista e consumistica della vita”. E ancora: “Nel quadro politico italiano, da destra a sinistra, c'é una preoccupante anarchia dei valori che noi vogliamo colmare. Per questo nasce il nostro partito, laico e autonomo”. Oggi nella sua Amaca Michele Serra lo prende giustamente per il culo. “Alleluia, adesso abbiamo anche il Partito Cristiano di Cristiano Allam. E’ un po’ allitterante, mi fa venire in mente una vecchia canzoncina sciocca che diceva più o meno “Sono Gigi del Lago Maggiore, residente sul Lago Maggiore”. A me ha invece fatto venire in mente il filofoso Alessandro Passerin d’Entrèves, residente nel castello di Entrèves, in via Entrèves a Entrèves. Non c’entra nulla, ma il solo fatto di essermelo ricordato a suo tempo mi consentì di portare a casa un 30 in filosofia morale. Per onestà nei confronti del professor Livio Sichirollo, grande studioso di Hegel, non fu certo quella sola risposta a garantirmi il voto: diciamo però che mise il docente in una buona predisposizione d’animo nei miei confronti, visto che l’aneddoto l’aveva raccontato una mattina a lezione e i tre prima di me non avevano saputo rispondere.
“Nasciamo nella consapevolezza che la nostra Europa - ha detto Allam - è in preda ad una deriva etica che si alimenta in una concezione materialista e consumistica della vita”. E ancora: “Nel quadro politico italiano, da destra a sinistra, c'é una preoccupante anarchia dei valori che noi vogliamo colmare. Per questo nasce il nostro partito, laico e autonomo”. Oggi nella sua Amaca Michele Serra lo prende giustamente per il culo. “Alleluia, adesso abbiamo anche il Partito Cristiano di Cristiano Allam. E’ un po’ allitterante, mi fa venire in mente una vecchia canzoncina sciocca che diceva più o meno “Sono Gigi del Lago Maggiore, residente sul Lago Maggiore”. A me ha invece fatto venire in mente il filofoso Alessandro Passerin d’Entrèves, residente nel castello di Entrèves, in via Entrèves a Entrèves. Non c’entra nulla, ma il solo fatto di essermelo ricordato a suo tempo mi consentì di portare a casa un 30 in filosofia morale. Per onestà nei confronti del professor Livio Sichirollo, grande studioso di Hegel, non fu certo quella sola risposta a garantirmi il voto: diciamo però che mise il docente in una buona predisposizione d’animo nei miei confronti, visto che l’aneddoto l’aveva raccontato una mattina a lezione e i tre prima di me non avevano saputo rispondere.
lunedì 1 dicembre 2008
Storie di ordinaria ferrovia
Ho un abbonamento mensile Euro City per il tragitto Brescia –Verona, costo 86 euro. Tenuto conto che l’importo di un biglietto singolo è di 9 euro è un bel risparmio, anche se non si utilizza il treno tutti i giorni. L’abbonamento consente inoltre di salire su qualsiasi convoglio di categoria inferiore lungo la stessa tratta. Se si intende usufruire del servizio di un treno Eurostar, l’unico superiore all’Euro City, è necessario acquistare un supplemento. Fin qui nulla da dire: la regola ha una sua logica, a patto però che l’intero sistema funzioni. Un esempio pratico. Poniamo il caso che per un’urgenza una persona qualsiasi, io, debba per forza prendere un Eurostar e che abbia i tempi stretti: poniamo dieci minuti all’arrivo del treno, considerando l’uscita dal lavoro e l’entrata in stazione. Cosa succede a quel punto. Verificato che le Ferrovie dello Stato non consentono l’acquisto del supplemento online e che nemmeno le biglietterie automatiche prevedono la vendita del supplemento slegato dal biglietto, la persona in questione, sempre io, ha due scelte. Salire sull’Eurostar senza aver pagato il pedaggio aggiuntivo, sottoponendosi a multe da cravattari o fare la fila alla biglietteria, ammesso che ci sia più di uno sportello aperto, il tempo sia sufficiente ecc. ecc.. Verifichiamo l’ipotesi sportelli in funzione e coda umana. Breve divagazione ma illuminante sul perché di queste storture, solo apparentemente senza senso. Dicevo all’inizio che il prezzo del biglietto online Euro City Brescia – Verona è di 9 euro. Per l’Eurostar FS chiede 11,90 euro. Una differenza quindi di 2,90 euro, l’equivalente, a logica, del supplemento. Torniamo alla nostra persona, cioè io, che arriva alla biglietteria, spiega di avere un abbonamento mensile Euro City e di avere bisogno di un supplemento Eurostar. L’impiegato chiede di verificare l’abbonamento e spiega che deve fare un cambio servizio. Va bene, faccia il cambio servizio. Il costo, senza la prenotazione del posto, è di 6 euro, 8 con prenotazione. Attenzione: cambio servizio, non supplemento. Qui sta la furbata. Cambio servizio non vuol dire nulla, ma consente di raddoppiare il prezzo ipotetico del supplemento. Ecco perchè ogni tanto in stazione dagli altoparlanti avvertono di stare attenti ai borseggiatori. (1. continua)
martedì 25 novembre 2008
Per fortuna che Silvio c'è
L’ottimismo è il profumo della vita
2008-11-25 11:19
CRISI: BERLUSCONI, CON OTTIMISMO COMUNE POSSIBILE USCIRNE
ROMA
(ANSA) - ROMA, 25 NOV - "L'ottimismo, il coraggio, la volontà e la speranza possono farci uscire e in fretta dalla crisi che domina da alcune settimane: se tutti mettessimo in campo lo stesso ottimismo, potremmo guardare con più sicurezza al futuro che ci aspetta". Lo afferma il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, prendendo la parola all'assemblea generale dell'Unione industriali romani. (ANSA).
2008-11-25 11:23
BERLUSCONI, EREDITATO PIU' ALTO DEBITO DA GOVERNO PRECEDENTE
ROMA
(ANSA) - ROMA, 25 NOV - "Abbiamo ereditato il più alto debito dei Paesi europei e cioé il 106%". Lo afferma il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, intervenendo all'assemblea degli Industriali romani. "Siamo in una situazione più negativa rispetto a quella europea - prosegue - non si dovrebbe dire ora ma credo che si debba tener conto nel considerarla l'eredità che ha ricevuto il nostro governo da quello precedente. Tra le difficoltà abbiamo ad esempio il fatto che i nostri prodotti hanno avuto un calo della convenienza pari al 50%. La situazione è un po' migliorata ma subiamo la concorrenza di paesi come l'India dove il costo del lavoro è molto di meno. Questa condizione difficile è comune a tutti i Paesi europei ma noi abbiamo da fare i conti con qualcosa in più, e cioé con il debito ereditato". (ANSA).
2008-11-25 11:39
CRISI: BERLUSCONI, ITALIA PUO' ESSERE PIU'OTTIMISTA DI ALTRI
ROMA
(ANSA) - ROMA, 25 NOV - "Abbiamo sufficienti ragioni per essere più ottimisti rispetto ad altri paesi". Lo afferma il presidente del Consiglio affrontando nel suo intervento all'Assemblea generale dell'Unione industriale romana la crisi finanziaria mondiale. "Siamo stati come governo i primi - prosegue - a lanciare messaggi rassicuranti agli italiani. Il nostro sistema bancario é più saldo di quello di altri paesi europei. Da noi - conclude - nessuno ha chiesto l'intervento dello Stato. Anzi, se in America avessero preso prima le misure assunte negli ultimi tempi avrebbero evitato il fallimento della Lehman e di altre banche".(ANSA).
2008-11-25 11:42
BERLUSCONI, DETASSARE PRODUTTIVITA' SARA' STRUTTURALE
ROMA
(ANSA) - ROMA, 25 NOV - "Abbiamo deciso di rendere strutturale la detassazione dei premi di produttività". Lo afferma il premier Silvio Berlusconi, intervenendo all'assemblea degli industriali romani. "In questo modo - prosegue - l'azienda potrà decidere degli aumenti legati all'impegno dei suoi collaboratori. E questo incremento graverà sulla retribuzione non più al 46% ma al 10%. Così si passerà da una contrattazione nazionale ad una contrattazione aziendale". Tra le altre misure decise Berlusconi sottolinea la volontà "di detrarre punti Irap dall'Ires. Inoltre - conclude - confermo la volontà di introdurre l'Iva di cassa al ricevimento della fattura".(ANSA).
2008-11-25 11:47
CRISI: BERLUSCONI, SE NE ESCE MANTENENDO CONSUMI
ROMA
(ANSA) - ROMA, 25 NOV - "Tutte le misure a favore delle imprese e delle famiglie ad opera del governo non potranno risolvere la situazione: il segreto contro la crisi sta tutto nel creare un'atmosfera, nel mantenere gli stili di vita di prima e gli stessi livelli di consumo". Lo afferma il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che nel suo intervento all'Unione degli industriali romani, rilancia con forza l'esigenza di evitare il panico. "Se non si mantiene la stessa volontà di consumare - prosegue - e i cittadini verranno presi dalla paura, e contraggono le loro spese, le imprese entrano in difficoltà e ci si avvita nella crisi". (ANSA).
2008-11-25 11:48
BERLUSCONI, CUCU'? TRA PAESI UTILI RAPPORTI AFFETTUOSI
ROMA
(ANSA) - ROMA, 25 NOV - "Vorrei spiegare questa storia del cucù: dovete sapere che nei rapporti tra colleghi primi ministri ci sono le stesse regole che avete tra di voi e con i vostri clienti". Silvio Berlusconi, all'assemblea dell'Unione degli industriali di Roma, torna sullo scherzo alla Merkel, ribadendo come, sul piano internazionale, "sia utile stringere rapporti prima cordiali, poi amichevoli, e infine affettuosi". "E' così - conclude - che riusciamo a ottenere grandi risultati". (ANSA).
2008-11-25 11:53
GOVERNO: BERLUSCONI, MAI NELLA STORIA UNA SQUADRA COSI'
ROMA
(ANSA) - ROMA, 25 NOV - "Mai nella storia italiana c'é stata una squadra così di ministri. Una squadra efficiente, impegnata ed entusiasta". Lo afferma il premier Silvio Berlusconi, intervenendo all'assemblea degli Industriali romani, parlando dei ministri che compongono il suo governo. (ANSA).
2008-11-25 11:54
BERLUSCONI, MAI VISTO UN PESSIMISTA RAGGIUNGERE RISULTATI
ROMA
(ANSA) - ROMA, 25 NOV - "Non ho mai visto nessun pessimista arrivare a conseguire dei buoni risultati". Lo afferma il premier Silvio Berlusconi intervenendo all'assemblea degli Industriali di Roma. Rivolgendosi dunque alla platea ed al suo presidente, Aurelio Regina, il Premier dice di essere stato contagiato dall'ottimismo delle sue parole: "Ne ho beneficiato io così come i ministri che mi hanno contagiato e spero che questo ottimismo sia condiviso da tutti gli imprenditori. Ricordatevi - aggiunge ancora - che al governo c'é un imprenditore e questa é l'occasione di guardare avanti". (ANSA).
2008-11-25 11:55
BERLUSCONI, CON OTTIMISMO PAESE FUORI DA CONGIUNTURA
ROMA
(ANSA) - ROMA, 25 NOV - "Con il nostro ottimismo sapremo portare fuori il Paese da questa congiuntura". Così il premier Silvio Berlusconi conclude il suo intervento all'assemblea degli Industriali di Roma. (ANSA).
2008-11-25 11:19
CRISI: BERLUSCONI, CON OTTIMISMO COMUNE POSSIBILE USCIRNE
ROMA
(ANSA) - ROMA, 25 NOV - "L'ottimismo, il coraggio, la volontà e la speranza possono farci uscire e in fretta dalla crisi che domina da alcune settimane: se tutti mettessimo in campo lo stesso ottimismo, potremmo guardare con più sicurezza al futuro che ci aspetta". Lo afferma il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, prendendo la parola all'assemblea generale dell'Unione industriali romani. (ANSA).
2008-11-25 11:23
BERLUSCONI, EREDITATO PIU' ALTO DEBITO DA GOVERNO PRECEDENTE
ROMA
(ANSA) - ROMA, 25 NOV - "Abbiamo ereditato il più alto debito dei Paesi europei e cioé il 106%". Lo afferma il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, intervenendo all'assemblea degli Industriali romani. "Siamo in una situazione più negativa rispetto a quella europea - prosegue - non si dovrebbe dire ora ma credo che si debba tener conto nel considerarla l'eredità che ha ricevuto il nostro governo da quello precedente. Tra le difficoltà abbiamo ad esempio il fatto che i nostri prodotti hanno avuto un calo della convenienza pari al 50%. La situazione è un po' migliorata ma subiamo la concorrenza di paesi come l'India dove il costo del lavoro è molto di meno. Questa condizione difficile è comune a tutti i Paesi europei ma noi abbiamo da fare i conti con qualcosa in più, e cioé con il debito ereditato". (ANSA).
2008-11-25 11:39
CRISI: BERLUSCONI, ITALIA PUO' ESSERE PIU'OTTIMISTA DI ALTRI
ROMA
(ANSA) - ROMA, 25 NOV - "Abbiamo sufficienti ragioni per essere più ottimisti rispetto ad altri paesi". Lo afferma il presidente del Consiglio affrontando nel suo intervento all'Assemblea generale dell'Unione industriale romana la crisi finanziaria mondiale. "Siamo stati come governo i primi - prosegue - a lanciare messaggi rassicuranti agli italiani. Il nostro sistema bancario é più saldo di quello di altri paesi europei. Da noi - conclude - nessuno ha chiesto l'intervento dello Stato. Anzi, se in America avessero preso prima le misure assunte negli ultimi tempi avrebbero evitato il fallimento della Lehman e di altre banche".(ANSA).
2008-11-25 11:42
BERLUSCONI, DETASSARE PRODUTTIVITA' SARA' STRUTTURALE
ROMA
(ANSA) - ROMA, 25 NOV - "Abbiamo deciso di rendere strutturale la detassazione dei premi di produttività". Lo afferma il premier Silvio Berlusconi, intervenendo all'assemblea degli industriali romani. "In questo modo - prosegue - l'azienda potrà decidere degli aumenti legati all'impegno dei suoi collaboratori. E questo incremento graverà sulla retribuzione non più al 46% ma al 10%. Così si passerà da una contrattazione nazionale ad una contrattazione aziendale". Tra le altre misure decise Berlusconi sottolinea la volontà "di detrarre punti Irap dall'Ires. Inoltre - conclude - confermo la volontà di introdurre l'Iva di cassa al ricevimento della fattura".(ANSA).
2008-11-25 11:47
CRISI: BERLUSCONI, SE NE ESCE MANTENENDO CONSUMI
ROMA
(ANSA) - ROMA, 25 NOV - "Tutte le misure a favore delle imprese e delle famiglie ad opera del governo non potranno risolvere la situazione: il segreto contro la crisi sta tutto nel creare un'atmosfera, nel mantenere gli stili di vita di prima e gli stessi livelli di consumo". Lo afferma il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che nel suo intervento all'Unione degli industriali romani, rilancia con forza l'esigenza di evitare il panico. "Se non si mantiene la stessa volontà di consumare - prosegue - e i cittadini verranno presi dalla paura, e contraggono le loro spese, le imprese entrano in difficoltà e ci si avvita nella crisi". (ANSA).
2008-11-25 11:48
BERLUSCONI, CUCU'? TRA PAESI UTILI RAPPORTI AFFETTUOSI
ROMA
(ANSA) - ROMA, 25 NOV - "Vorrei spiegare questa storia del cucù: dovete sapere che nei rapporti tra colleghi primi ministri ci sono le stesse regole che avete tra di voi e con i vostri clienti". Silvio Berlusconi, all'assemblea dell'Unione degli industriali di Roma, torna sullo scherzo alla Merkel, ribadendo come, sul piano internazionale, "sia utile stringere rapporti prima cordiali, poi amichevoli, e infine affettuosi". "E' così - conclude - che riusciamo a ottenere grandi risultati". (ANSA).
2008-11-25 11:53
GOVERNO: BERLUSCONI, MAI NELLA STORIA UNA SQUADRA COSI'
ROMA
(ANSA) - ROMA, 25 NOV - "Mai nella storia italiana c'é stata una squadra così di ministri. Una squadra efficiente, impegnata ed entusiasta". Lo afferma il premier Silvio Berlusconi, intervenendo all'assemblea degli Industriali romani, parlando dei ministri che compongono il suo governo. (ANSA).
2008-11-25 11:54
BERLUSCONI, MAI VISTO UN PESSIMISTA RAGGIUNGERE RISULTATI
ROMA
(ANSA) - ROMA, 25 NOV - "Non ho mai visto nessun pessimista arrivare a conseguire dei buoni risultati". Lo afferma il premier Silvio Berlusconi intervenendo all'assemblea degli Industriali di Roma. Rivolgendosi dunque alla platea ed al suo presidente, Aurelio Regina, il Premier dice di essere stato contagiato dall'ottimismo delle sue parole: "Ne ho beneficiato io così come i ministri che mi hanno contagiato e spero che questo ottimismo sia condiviso da tutti gli imprenditori. Ricordatevi - aggiunge ancora - che al governo c'é un imprenditore e questa é l'occasione di guardare avanti". (ANSA).
2008-11-25 11:55
BERLUSCONI, CON OTTIMISMO PAESE FUORI DA CONGIUNTURA
ROMA
(ANSA) - ROMA, 25 NOV - "Con il nostro ottimismo sapremo portare fuori il Paese da questa congiuntura". Così il premier Silvio Berlusconi conclude il suo intervento all'assemblea degli Industriali di Roma. (ANSA).
lunedì 24 novembre 2008
Bonus bebè
Ciao bresà,
l’è el tò sindec ch’el te parla. Vulie dat ena bela nutisia, te lie ‘mprumitit ‘sta primaera en campagna eletoral, te se regorderè. Se st’an ‘l tè nasit ‘n s-cet o ‘na s-ceta (perché noalter del pidielle ‘n fa mia diferense), ma anche l’an che e, quindi dat de fa, te podet egner ‘n cumù per ritirà el bonus bebè de mile euro (per s-cet). L’importante però l’è che te o tò moer - perché te ghe de eser spusat, se mia en cesa perlomeno ‘n cumù, perchè noalter del pidielle ‘n vol mia mescioc – tè o tò moer ghif de eser bresà. Per noalter la brescianità, l’alpinità è valori ‘mpotanc che negher o estracomunitari i pol mia conoser e perciò i gha mia dirito, che già ‘n ghe dà i servisi sociali, i asili ecetera ecetera. Ah, see dre a desmentegam: ‘l bonus tel do se te guadagnet apena 80 o 90 mila euro l’an, mor or les i dis i ‘ngles, chen bresà el vol dì pio o meno.
Alura te spete, se edom en cumù.
l’è el tò sindec ch’el te parla. Vulie dat ena bela nutisia, te lie ‘mprumitit ‘sta primaera en campagna eletoral, te se regorderè. Se st’an ‘l tè nasit ‘n s-cet o ‘na s-ceta (perché noalter del pidielle ‘n fa mia diferense), ma anche l’an che e, quindi dat de fa, te podet egner ‘n cumù per ritirà el bonus bebè de mile euro (per s-cet). L’importante però l’è che te o tò moer - perché te ghe de eser spusat, se mia en cesa perlomeno ‘n cumù, perchè noalter del pidielle ‘n vol mia mescioc – tè o tò moer ghif de eser bresà. Per noalter la brescianità, l’alpinità è valori ‘mpotanc che negher o estracomunitari i pol mia conoser e perciò i gha mia dirito, che già ‘n ghe dà i servisi sociali, i asili ecetera ecetera. Ah, see dre a desmentegam: ‘l bonus tel do se te guadagnet apena 80 o 90 mila euro l’an, mor or les i dis i ‘ngles, chen bresà el vol dì pio o meno.
Alura te spete, se edom en cumù.
sabato 15 novembre 2008
Cartellini rossi
Mi piacerebbe che in Italia ci fosse un grande partito laico e di sinistra, con una classe dirigente che si fa carico delle istanze della base su principi condivisi. Personalmente non credo tanto nella democrazia interna, non mi piacciono perlomeno i partiti che hanno diverse anime, per cui ci sono quelli di centrosinistra, quelli di sinistracentro, di sinistrasinistracentro e di centrocentrosinistra ecc. ecc.. Dove tutti si sentono in diritto di dire, puntualizzare, rettificare, polemizzare, spesso mettendo in difficoltà il segretario che dovrebbe rappresentare politicamente la posizione unitaria del partito. Per farla breve: le discussioni si fanno in sezione, per utilizzare un termine forse obsoleto, e all’esterno si arriva con una piattaforma (altro termine obsoleto) condivisa. Chi non è d’accordo o non si sente rappresentato può prendere cappello e andare via. Chi continua nei distinguo dopo la sintesi raggiunta è un provocatore e va espulso. Se però il problema è che non c’è una sintesi, ma anche… allora è un altro paio di maniche.
ELUANA: SETTE SENATORI PD, NON C'E' SOLO DDL MARINO ROMA (ANSA) - ROMA, 14 NOV - "Sulle dichiarazioni anticipate di fine vita il Partito Democratico non ha un'unica posizione". Lo dichiarano i senatori del PD Emanuela Baio, Daniele Bosone, Mauro Del Vecchio, Claudio Gustavino, Luigi Lusi, Paolo Rossi, Paolo Giaretta. "Oltre al testo del sen. Ignazio Marino - continuano i senatori del PD - esistono altri ddl, tra cui il nostro, che propone un punto di vista diverso rispetto a quello del collega. Per noi la vita è un bene indisponibile, come sostiene anche la Costituzione. Ogni giorno contribuiamo, come altri, con idee, valori, storia e cultura personali, alla costruzione del Pd: in esso ci riconosciamo e ci sentiamo parte integrante. Proprio per questo la nostra posizione non è seconda ad altre, soprattutto su temi eticamente sensibili". "Ci stupisce - concludono i senatori - dover ogni volta precisare e ribadire che il Partito Democratico si basa su un pluralismo di valori tale che ogni posizione ha la stessa dignità delle altre, compresa quella che difende la vita, dall'inizio alla sua fine. Spiace anche che ieri sera, durante la trasmissione Porta a Portà, il nostro pensiero non sia stato adeguatamente rappresentato, rischiando di apparire come isolato all'interno del partito. C'é amarezza: argomenti così rilevanti come 'il fine vita' vedranno sempre presenti e attenti, noi e molti altri con noi, nel portare avanti sino in fondo e con ogni energia possibile la battaglia in Parlamento". (ANSA).
ELUANA: SETTE SENATORI PD, NON C'E' SOLO DDL MARINO ROMA (ANSA) - ROMA, 14 NOV - "Sulle dichiarazioni anticipate di fine vita il Partito Democratico non ha un'unica posizione". Lo dichiarano i senatori del PD Emanuela Baio, Daniele Bosone, Mauro Del Vecchio, Claudio Gustavino, Luigi Lusi, Paolo Rossi, Paolo Giaretta. "Oltre al testo del sen. Ignazio Marino - continuano i senatori del PD - esistono altri ddl, tra cui il nostro, che propone un punto di vista diverso rispetto a quello del collega. Per noi la vita è un bene indisponibile, come sostiene anche la Costituzione. Ogni giorno contribuiamo, come altri, con idee, valori, storia e cultura personali, alla costruzione del Pd: in esso ci riconosciamo e ci sentiamo parte integrante. Proprio per questo la nostra posizione non è seconda ad altre, soprattutto su temi eticamente sensibili". "Ci stupisce - concludono i senatori - dover ogni volta precisare e ribadire che il Partito Democratico si basa su un pluralismo di valori tale che ogni posizione ha la stessa dignità delle altre, compresa quella che difende la vita, dall'inizio alla sua fine. Spiace anche che ieri sera, durante la trasmissione Porta a Portà, il nostro pensiero non sia stato adeguatamente rappresentato, rischiando di apparire come isolato all'interno del partito. C'é amarezza: argomenti così rilevanti come 'il fine vita' vedranno sempre presenti e attenti, noi e molti altri con noi, nel portare avanti sino in fondo e con ogni energia possibile la battaglia in Parlamento". (ANSA).
giovedì 6 novembre 2008
Il dito e la luna
Ieri il titolo di prima del Manifesto, la Casa Bianca sullo sfondo, era: Indovina chi viene a cena. Oggi Berlusconi dice di Obama che è bello, giovane e abbronzato. Il primo, il Manifesto, rischia di scomparire perché il ministro Tremonti nella manovra d’agosto ha previsto la cancellazione del finanziamento pubblico all’editoria politica e cooperativa (dovrebbe però esserci una moratoria, speriamo) in singolare sintonia peraltro con il punto C del «Piano di rinascita nazionale» di Licio Gelli, che testualmente recita: «Stampa - Abolire tutte le provvidenze agevolative dirette a sanare bilanci deficitari». Il secondo, Berlusconi, è il presidente del consiglio. Detto questo, ritengo inutile l’indignazione dell’opposizione (l’opposizione?) sull’argomento. La gaffe si commenta da sola, che bisogno c’è di pretendere scuse o contrizioni di vario tipo? Se la paura è di andare incontro ad un incidente diplomatico, credo che il Pd possa dormire tranquillo: l’America con quello che pensa o dice l’Italia ci si pulisce il culo, l’ha fatto con il Cermis e l’omicidio Calipari, figuratevi con le battute del capocomico del Bagaglino. Non ho invece visto, purtroppo, prese di posizione o commenti in merito alla notizia riportata oggi da Repubblica, della giovane precaria incinta denunciata per aver rubato della carne alla Standa. Erano mesi che non ne mangiava perchè non poteva permettersi di acquistarla, avrebbe confessato tra le lacrime. Se qualcuno, pacatamente, se ne volesse occupare. Per la ragazza ma anche per chiedere al direttore del supermercato, che tanto sollecitamente ha chiamato le guardie, come mai l’ammontare del bottino, tre confezioni di carne non di primissima scelta e alcune di affettati, era di 67 euro, 130 mila lire. Servirebbe quantomeno a stabilire chi è il ladro. E’ vero che gli zingari rubano, mai però quanto i domiciliati a Montecarlo. Lo scrive Stefano Benni in Margherita Dolcevita e io sono d’accordo con lui.
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