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martedì 2 dicembre 2008

Partiti cristiani e filosofi hegeliani

Magdi Cristiano Allam, vice direttore del Corriere, dopo essersi cristianizzato, fonda un partito. Il Partito Cristiano, appunto, che per prima cosa mette i suoi bei paletti: no all'aborto, no al divorzio, no ai matrimoni gay, no alla ricerca sugli embrioni umani, no all'eutanasia. Sì invece alla famiglia naturale, costituita da un uomo e una donna in grado di procreare, sì alla vita dal concepimento alla morte naturale, sì al rispetto dell'autorità morale e all'inviolabilità delle regole etiche universali. In definitiva, sì a un nuovo modello di stato etico, basato su “fede, religione, libertà, verità, valori”.
“Nasciamo nella consapevolezza che la nostra Europa - ha detto Allam - è in preda ad una deriva etica che si alimenta in una concezione materialista e consumistica della vita”. E ancora: “Nel quadro politico italiano, da destra a sinistra, c'é una preoccupante anarchia dei valori che noi vogliamo colmare. Per questo nasce il nostro partito, laico e autonomo”. Oggi nella sua Amaca Michele Serra lo prende giustamente per il culo. “Alleluia, adesso abbiamo anche il Partito Cristiano di Cristiano Allam. E’ un po’ allitterante, mi fa venire in mente una vecchia canzoncina sciocca che diceva più o meno “Sono Gigi del Lago Maggiore, residente sul Lago Maggiore”. A me ha invece fatto venire in mente il filofoso Alessandro Passerin d’Entrèves, residente nel castello di Entrèves, in via Entrèves a Entrèves. Non c’entra nulla, ma il solo fatto di essermelo ricordato a suo tempo mi consentì di portare a casa un 30 in filosofia morale. Per onestà nei confronti del professor Livio Sichirollo, grande studioso di Hegel, non fu certo quella sola risposta a garantirmi il voto: diciamo però che mise il docente in una buona predisposizione d’animo nei miei confronti, visto che l’aneddoto l’aveva raccontato una mattina a lezione e i tre prima di me non avevano saputo rispondere.

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