Translate

lunedì 11 novembre 2019

Effetto domino


Ho scoperto di recente nel mio tour quotidiano da Feltrinelli della trasposizione cinematografica del libro di Romolo Bugaro, film presentato anche alla Mostra di Venezia. Romolo Bugaro è un avvocato di Padova, per professione si occupa di fallimenti: tanti negli ultimi anni, conseguenza della decrescita repentina che ha travolto centinaia di attività nate alcuni decenni fa in pieno boom economico. La cronaca ne parla quotidianamente, in termini anche tragici, con imprenditori che si tolgono la vita perché non riescono a far fronte agli impegni o per vergogna. “Effetto domino”, che ho letto l’anno scorso, racconta la crisi economica nel Nord Est e lo fa senza sconti: una narrazione cruda quella di Bugaro, un pugno nello stomaco che non ti dà scampo fino alla fine. Al centro della storia c’è una speculazione edilizia o per meglio dire l’operazione della vita dei due protagonisti: la riqualifica di duecentomila metri cubi di terreno, che dovrebbero diventare una nuova prestigiosa area urbana nella campagna veneta. Un progetto enorme, che si alimenta e vive  dell’ambizione e della voglia famelica di uomini che si nutrono solo di business, che si alzano al mattino con l’unico scopo di legare il loro nome, e il portafogli, a qualcosa di grandioso, indipendentemente dalla sua reale utilità, non parliamo dell’etica. Ma ad un certo punto qualcosa si rompe, e non è colpa di nessuno. Divergenze interne a una delle banche finanziatrici bastano a far andare tutto a rotoli: per gli imprenditori a capo dell’impresa e poi giù a catena, per i fornitori, i fornitori dei fornitori, che a loro volta avevano investito, anticipato, dato credito, le loro famiglie, il contesto sociale. L’effetto domino, appunto. Che nessuno ha voluto arginare, quando forse si era ancora in tempo. Perché “fermarsi voleva dire perdere tutto (…). E nessuno avrebbe distrutto l’investimento più importante della sua vita”. Lo consiglio e sono curioso di vedere il film.

Nessun commento: