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lunedì 17 agosto 2009

Onorevole, quante volte?


Bisogna riabilitare il capo che si è preso qualche libertà di troppo, sessuale e verbale, e l’house organ di punta che fa? Commissiona ad una povera giornalista un servizio hot, di quelli estivi, da spiaggia, allo scopo di dimostrare che alla fine tutti scopano. Anche in Parlamento. Binetti esclusa, naturalmente. E allora, suvvia, cosa sarà mai?. Anzi, se vogliamo proprio dirla tutta, non ammetterlo è una pruderie da bigotti mentre annunciarlo urbi et orbi, e magari farsene vanto, avvicina di molto al volgo: all’uomo italico sicuramente ma anche alle signore che possono eventualmente portare il premier ad esempio se i loro di celoduristi dovessero perdere qualche colpo. E allora via in Transatlantico a chiedere: onorevole, quante volte? Scopriamo così che è vero, anche onorevoli e senatori fanno sesso, e alcuni hanno medie invidiabili, perlomeno in termini quantitativi. Il problema è che la domanda vera da fare era un’altra. Onorevole, anche lei va a troie? O meglio: anche lei riceve troie in casa sua all’insaputa di sua moglie, organizza festini e si intrattiene con minorenni?

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