Translate

venerdì 5 dicembre 2008

Soci Eurostar

Visto che a novembre ho dovuto più volte fare il cambio di servizio, questo mese invece dell’abbonamento mensile Euro City ho fatto direttamente quello Eurostar. Più che altro il treno veloce mi serve al ritorno, all’andata continuo a prendere l’Euro City, prima di tutto perché parte17 minuti più tardi, ed al mattino per me si tratta di un tempo che fa la differenza. E poi perché ha carrozze con scompartimenti chiusi, spesso vuoti: l’ideale per leggere in tranquillità. Di solito quando scendo a Verona ho circa mezzora di tempo prima dell’arrivo della navetta aziendale: me ne vado quindi in sala d’aspetto e continuo la lettura. Sala d’aspetto di 2° classe. Questa mattina, forte del mio nuovo status, sono andato nella Sala Eurostar: ambiente elegante, poltrone azzurro cielo, televisione, giornali. Quello che ogni stazione dovrebbe mettere a disposizione di un viaggiatore. Essendo una Sala di lusso non ha le porte che si aprono automaticamente. C’è l’Eurostar campanello che consente all’Eurostar ragazza del front office di controllare e decidere se aprire o meno l’Eurostar porta. Ho capito subito che dovevo aver sbagliato qualcosa, perché quando le ho mostrato il mio abbonamento, come è di prassi nella sala di seconda classe per potersi sedere, lei mi ha guardato interdetta e con un Eurostar sorriso mi ha chiesto: come mai mi fa vedere il biglietto? Per certificarle il mio diritto ad usufruire dei vostri servigi, ho ingenuamente argomentato. Mi spiace, ha risposto lei, la Sala è solo per i soci Eurostar. La tessera soci, logicamente, è a pagamento. Non bastano cioè gli oltre mille euro l’anno che verso nelle casse delle FS per potermi baloccare mezzora al giorno nell’Eurostar sala. (2. continua)

Nessun commento: