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mercoledì 20 giugno 2012

Il mercato

Quando ero bambino il mercato era il mercoledì d’estate al paese di mia mamma. Nel grande spiazzo vicino al cimitero, altrimenti adibito a parcheggio, dalle 6 alle 14, si aprivano decine di ombrelloni sotto la cui protezione venivano apparecchiate merci di ogni tipo. Del mercato in genere si ricordano le voci, gli odori, i visi delle persone, l’allegria ammiccante e a volte paracula dei commercianti: io ricordo che con il mercato il rapporto era fisico, quasi orgiastico, per le innumerevoli percezioni sensoriali che rimandava. Oggi il mercato è un’entità metafisica, in grado di separare i buoni dai cattivi e di decidere le regole che ne fanno sentenza. Ma chi è il mercato? Il voto greco non basta ai mercati. Cosa vuol dire? Chi c’è sotto l’ombrellone con la parannanza a contrattare il prezzo dello stoccafisso? Possibile che questo fantomatico mercato sia più forte di tutti gli Stati europei messi insieme? O la sua forza è solo conseguenza delle loro decisioni/indecisioni politiche? Boh. Se lo chiede anche Michele Serra.


L'AMACA

19 giugno 2012 — pagina 26 sezione: Commenti

MICHELE SERRA Si legge che il voto greco "non basta ai mercati" e ci si ingegna di capire che cosa basti, ai mercati: la consegna immediata di tutte le ragazze vergini? La testa del Battista su un piatto d'argento? La donazione di ogni bene pubblico e privato al circolo ricreativo dei banchieri? L'uso obbligatorio del papillon? Ma poi, soprattutto: chi diavolo sono, questi misteriosi "mercati"? Hanno fisionomia giuridica, un portavoce, un responsabile, un legale rappresentante, qualche nome o cognome al quale, all'occorrenza, presentare reclamo? Qualcuno ha mai votato per loro? Se sbagliano, si dimettono? Quando e dove è stato deciso che il loro giudizio (il famoso "giudizio dei mercati") conta più del giudizio dell'intera classe politica mondiale? Perfino i più esecrabili dittatori ci mettono la propria faccia, e a volte finiscono la carriera appesi a un lampione. Perché i mercati no? Se contano tanto (tanto da affamare i popoli, volendo, e tanto da salvarli, sempre volendo) perché sono l'unico potere, in tutto l'Occidente, che non si espone mai, non parla nei telegiornali, non viene intervistato, fotografato, incalzato? Perché siamo tutti ai piedi di un'entità metafisica che per giunta non dispensa alcun genere di risarcimento spirituale, anche scadente?



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