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sabato 19 dicembre 2009

Treni Taglia

Non era mai successo che a dicembre nevicasse sull’Italia del Nord, né tantomeno che città come Milano o Torino, e le rispettive province, si trovassero a dover far fronte al ghiaccio. Un evento eccezionale, che mai a memoria d’uomo. Come se ad agosto in Sicilia si prevedesse sole, tanto per fare un esempio. L’eccezionalità dell’evento spiega quindi i ritardi di ore dei treni fast o le loro cancellazioni. Il treno Euro Night proveniente da Parigi per Venezia Santa Lucia era annunciato a Brescia questa mattina a mezzogiorno con 500 minuti di ritardi: ci scusiamo per il disagio, ha anche aggiunto senza apparente vergogna la voce della stazione. Tutto questo sarebbe comunque nell’ordine delle cose e metabolizzabile se il trust di cervelli, capitanati dall’ineffabile Moretti, a capo della principale impresa di trasporti statale, non avesse pensato quest’anno di giocare il carico. La totale incapacità di questi manager da milioni di euro di far funzionare la macchina la si evince infatti dalla scelta strategica di inaugurare le nuove linee ad alta velocità il13 di dicembre, alla vigilia delle festività natalizie e del maggior afflusso di clienti sui treni. Oggi, in un’intervista a Repubblica, lo stesso Moretti sostiene che un sistema così complesso ha bisogno di rodaggio, di essere provato giorno dopo giorno, e che i ritardi sono dovuti a guai giovanili, così li chiama lui. E alla luce di ciò le FS cosa fanno? Lanciano quelli che i pendolari hanno ribattezzato i frecciarotta di treni taglia nel periodo più critico dell’anno, quando oltre alle mancanze ataviche dell’azienda – carrozze insufficienti, mancanza di riscaldamento, overbooking…. - c’è anche il clima ad incidere sul regolare funzionamento del traffico. Ma Moretti ha mai preso un treno?

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