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mercoledì 23 dicembre 2009

Moretteide

Alle 10 e mezzo il tabellone non segnalava alcun ritardo dell’Eurostar per Venezia previsto in arrivo a Brescia alle 9.23. In compenso almeno una decina di volte la voce della stazione aveva preannunciato la cancellazione dell’Eurostar successivo, quello delle 9.53. Oggi non è stato effettuato, ci scusiamo per il disagio. Scuse di circostanza, servono a poco, sempre meglio comunque di Moretti, che ieri nel pieno del caos non aveva trovato di meglio che consigliare ai forzati del treno di munirsi di panini, acqua e coperte. Su Moretti ci torno più avanti. Il regionale di mezzo era schedulato sin dalla sua comparsa sul tabellone con un ritardo di 30 minuti. Quando ho deciso di tornarmene a casa, il delay era già arrivato a 100. Tutto bloccato. Per 20 cm di neve. Ampiamente annunciata peraltro, non solo la nevicata, anche la quantità. Curzio Maltese questa mattina su Repubblica iniziava il suo commento così: “E’ dura dirselo tra milanesi, ma la nostra bella città non sorge sulla costiera amalfitana. Quindi, talvolta, specie d’inverno, nevica. Meno che a Oslo, ma più che a Hammamet”. Ed è ancora più dura se scopri dall’Adnkronos che la transiberiana tra Mosca e Vladivostock, malgrado i 32 gradi sotto zero, anche oggi era in orario. Torniamo all’ingegner Moretti. Se è vero quello che scrive Maltese, e trovo difficile obiettare, qualche responsabilità per l’inefficienza, l’ad di Trenitalia ce l’ha. Non dico di andare in conferenza stampa con la lettera di dimissioni, perché in Italia non si dimette nessuno, ma perlomeno esordire chiedendo scusa a tutti per il disagio forse era opportuno. Invece no: panini, acqua e coperte. Simpatico come la merda dicono dalle mie parti. Moretti viene dalla CGIL. Un mio amico che conosce l’ambiente sostiene che i sindacalisti che diventano padroni sono i peggiori. Probabilmente ha ragione. Come ha ragione il vecchio Andreotti in uno dei suoi celebri aforismi: i manicomi ospitano due generi di matti: quelli che si credono Napoleone e quelli che vogliono risanare le Ferrovie dello Stato. Moretti non è matto e sicuramente non metterà in ordine nulla. Altrettanto sicuramente quando finirà il suo mandato verrà premiato con una buonuscita milionaria e andrà a far danni in un’altra impresa statale. Nel frattempo si mette in tasca 680 mila euro all’anno. Un altro mio amico a questo punto non esiterebbe un secondo: che gli vadano tutti in medicine. Buon Natale.

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