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martedì 3 febbraio 2009

La ragione e l’acquasantiera

Io non staccherei mai la spina a nessuno ma ho grande rispetto per Beppino Englaro e per il suo dolore. Credo anche che chi ha incarichi di governo, chi è parlamentare della repubblica, chi fa il giornalista e non il semplice passacarte, nascosto a volte morbosamente dietro alle virgolette, dovrebbe usare toni e modi meno barbari. Che dibattito vuoi aprire con persone come Gabriella Carlucci (“Bisogna a tutti i costi fermare il boia pronto ad eseguire la sentenza di condanna a morte di Eluana Englaro”); Isabella Bertolini (“Il boia si è messo il cappuccio. La morte per fame e per sete, che sta per essere comminata alla cittadina italiana Eluana Englaro, è una atrocità non degna di un paese civile come l'Italia. Questo delirio nichilista deve essere fermato”); Maurizio Gasparri (“E' iniziato l'omicidio di Eluana, che rischia di avvenire impunemente e senza turbare convenzioni e erogazioni di pubblico denaro. Le immagini dell'ambulanza partita nella notte sotto il diluvio sono cariche di angoscia. Si protesta per salvare un albero. Si è, invece, ignorato l'appello delle suore di Lecco che si erano offerte per proseguire la loro opera di assistenza”); o Alessandro Pagano, il peggiore di tutti (“Con il trasferimento da Lecco a Udine, finalmente Beppino Englaro e il suo clan stanno riuscendo nel loro piano diabolico, ossia di far eseguire la prima condanna a morte della storia Repubblicana”).
Per fortuna c’è anche chi continua ad avere come punto di riferimento la ragione e non l’acquasantiera. Come Benedetto Della Vedova, peraltro deputato pdl come i crociati sopra. “Il linciaggio riservato in queste ore a Beppino Englaro è assurdo e inumano. Parlare di 'mano assassina', di 'omicidio' o addirittura di 'boia', non solo è privo di qualsiasi pietà, ma è un assurdo dal punto di vista della civiltà giuridica. Qui non c’è omicidio o assassinio e non c’è omicida o assassino. Beppino Englaro con la sua limpida battaglia socratica ha chiesto di sapere se la Costituzione e le leggi italiane consentissero la sospensione delle terapie di alimentazione e idratazione artificiale a sua figlia, secondo la volontà da lei espressa in passato: la Corte di Appello di Milano e la Suprema Corte di Cassazione hanno risposto positivamente. La legge può non piacere ma è legge: chi non riconosce questo, per qualsiasi ragione lo faccia, mina lo Stato di Diritto. Eluana - conclude Della Vedova- ha vissuto il suo calvario clinico e giudiziario, ora lasciamola andare”. Come il presidente della Camera Gianfranco Fini: “Invidio chi ha certezze sul caso Englaro. Personalmente non ne ho, né religiose né scientifiche. Ho solo dubbi, uno su tutti: qual è e dov’è il confine tra un essere vivente e un vegetale? Penso che solo i genitori di Eluana abbiano il diritto di fornire una risposta. E avverto il dovere di rispettarla”. O come il dott. Amato De Monte, primario del reparto di anestesia della clinica di Udine, che procederà all’interruzione dell’alimentazione e dell’idratazione della donna: “Sono profondamente devastato come uomo, come padre, come medico e come cittadino. Tutto questo però passa nettamente in secondo piano davanti al dolore della famiglia Englaro. Quando ho incontrato Beppino Englaro di lui mi ha colpito in particolare il modo con cui ha espresso questo suo perseverare nel cercare di esaudire la volontà della figlia. E in particolare quella di volerla 'liberare'. Lui ha usato questa parola, una parola che non dimenticherà mai. Eluana non soffrirà – ha aggiunto De Monte - perché Eluana è morta il 17 anni fa… Io penso che tutta la società civile dovrebbe fare un grosso ripensamento su questa tematica e soprattutto sullo scollamento che su questo problema esiste tra il sentire sociale e la posizione della politica e della Chiesa. Questa - ha quindi concluso al microfono del TG3 Friuli - sarà la mia prima, unica e ultima intervista sull'argomento e penso di potermi fare portavoce anche della famiglia Englaro nel reclamare assolutamente la più totale privacy in questo dolorosissimo momento”.

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