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giovedì 7 agosto 2008

Sportivi

Imke Duplitzer, 33 anni, tedesca, argento olimpico nella spada non parteciperà alla cerimonia inaugurale di Pechino. L’ha ribadito al suo arrivo in aeroporto in un’intervista prontamente censurata dalle autorità cinesi. “Non prenderò parte alla cerimonia d'apertura delle Olimpiadi, non mi interessa. Se avessi voluto andare al circo, sarei andata al Roncalli”. Duplitzer, laureata in scienze politiche, il suo pensiero l’aveva già espresso nel marzo scorso: ”Chiunque abbia un minimo di coscienza, dovrà andare in Cina con sentimenti contrastanti… Il boicottaggio degli atleti non ha senso, lo faremmo sulla nostra pelle. Quello che possiamo fare è andare lì e sabotare dall'interno”. Ma l’affondo vero Imke l’ha riservato al Comitato Olimpico Internazionale: “Se uno vuole giochi di pace per davvero, non li assegna a Pechino. Ora è tardi, il Cio tanto non ammetterà mai di aver scelto la Cina per far vendere 1 miliardo e 300 milioni di hamburger ai suoi benefattori. Il silenzio del Cio è una bancarotta morale, preferiscono scaricare sugli atleti il peso esistenziale di tutta questa faccenda”.

Gianni Petrucci, presidente del CONI, respingendo l’invito di alcuni esponenti del governo e della maggioranza a boicottare la cerimonia inaugurale: “Perchè si chiede allo sport di sostituire la politica?... Antonio Rossi e gli altri azzurri hanno ricevuto il tricolore dal presidente della Repubblica Napolitano: è per loro e per noi un dovere farlo sfilare nella cerimonia d'apertura”.
“Il Comitato olimpico italiano è stato il primo a dirsi contrario al boicottaggio e a dire ai nostri atleti di non boicottare. Ma gli azzurri hanno la libertà di esprimere il proprio pensiero, tenendo conto che quando si va ad un'Olimpiade ci sono regole Cio da rispettare. Perchè non si chiede agli industriali di disertare la Cina?”

Cemente ‘Tatanka’ Russo, pugile: “Cara Meloni, faccia politica e lasci fare lo sport a noialtri sportivi. Disertare la cerimonia inaugurale non ha senso, perché tanto i giochi si faranno lo stesso. Certi politici, anche se sono vicini alle mie idee, sono proprio degli incompetenti. Non sanno le cose fuori dal loro mondo…. Alla ministra Meloni chiderei: diserterebbe l’occasione della sua vita? Capisco la lotta per i diritti umani e infatti nel nostro appartamento abbiamo messo una bella bandiera della pace, ma una vita di sacrifici non me la possono togliere così”.

Alessandro Fei, pallavolista: “Il Tibet è un questione molto importante, ma qui siamo alle Olimpiadi e la sfilata inaugurale è la cosa più importante per noi atleti. Sarebbe un gesto molto difficile per noi. Ci chiedano altro, ci chiedano per esempio di aiutare su altri terreni e lo faremo”.

Valerio Vermiglio, pallavolista: “Disertare la cerimonia non mi sembra un gesto valido. Per un atleta è la cosa più bella, un’esperienza da trasmettere ai figli, un sogno che diventa realtà. Sarebbe come tradire la moglie o mancare alla propria fede. Per molti, la cerimonia d’apertura è più di una medaglia”.

Silvio Berlusconi, sportivo: “Lo sport non deve essere politicizzato”.

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