Translate

venerdì 3 agosto 2012

Vive la France

La scorsa settimana, la mia signora e io, mentre stavamo facendo colazione in un bar nel centro di Cavillon, paesino della Provenza, abbiamo assistito ad un divertente scambio di opinioni tra un vecchietto in bicicletta e una ragazza in auto, ragazza che mostrava, anche sonoramente, di gradire poco la lentezza con cui il suddetto vecchietto procedeva lungo la strada. Proprio di fronte a noi, il nonno, con tutta calma, è sceso dalla bici e si è girato verso l’auto da cui proveniva incessante il suono del clacson. A quel punto – da italiano - mi sarei aspettato un lungo elenco di insulti reciproci, con corollario di valutazioni sulle abilità di guida dei rispettivi veicoli, in relazione al sesso e all’età. Nulla di tutto ciò. Il vecchietto, con un sorriso e un’ironia tipicamente francesi si è rivolto alla donna con estremo  garbo, ma con la distanza e la freddezza che solo la forma non confidenziale sa dare: Madame, signora. Dandole quindi del lei, o per meglio dire del voi. Avete fretta? Vous avez presser? Se avete fretta, partite prima! Si vous avez presser, parties plus tot!. Che dire? Chapeaux.

Nessun commento: