Translate

lunedì 23 aprile 2012

Non si scherza con il fuoco

Ne parlavo giusto ieri con un amico affascinato da Beppe Grillo, proponendo la stessa analisi che il prof. Diamanti elabora con la consueta lucidità oggi su Repubblica. Il problema vero è che la classe politica non può riformarsi da sola, perché vorrebbe dire autoescludersi, andarsene per sempre, certificare il proprio fallimento. Io non credo nelle rivoluzioni pacifiche e se si allargherà ancora di più la forbice del reddito, non si vedranno degli interventi seri per la crescita, non verranno aboliti privilegi immorali non solo in una situazione di crisi e debellato il crimine dell’evasione, ce ne accorgeremo presto.


“(…)Il problema è, come si è già detto, che dopo Monti nulla resterà come prima. Soggetti politici e classe politica: non potranno più ri-presentarsi allo stesso modo, con le stesse facce. Perché il Montismo ha segnato, comunque, una rottura: di stile, modello di comportamento, competenza.
Vedere il Nuovo annunciato da Berlusconi, Pisanu, Casini, lo stesso Bersani. È come pretendere di "restaurare" il futuro. Con un puzzle di pezzi raccolti dalla Prima e dalla Seconda Repubblica. Rischia solo di rafforzare il peso di chi "si chiama fuori". Attraverso il non voto o la critica radicale di Grillo.
Il problema non è l'antipolitica, ma ricostruire la politica. Ri-costituire la Repubblica. Traghettarla lontano dal Berlusconismo e oltre il Montismo”.


Nessun commento: