Translate

lunedì 6 aprile 2009

I questuanti del Suv

Quando fai il cronista di nera è quasi naturale frequentare professionalmente carabinieri e poliziotti. Come accade nella vita, con qualcuno nasce una simpatia: reciproca, a pelle, che rientra in quell’alchimia difficile da spiegare che porta naturalmente a fidarsi e abbatte le barriere, ideologiche e di appartenenza. Il comandante della stazione dei carabinieri del mio paese d’origine mi era simpatico. E io lo ero a lui. Un giorno, nei primi anni ’90, andai a trovarlo per dirimere una questione personale: alla morte di mio nonno ci trovammo a dover decidere cosa fare di due vecchi fucili da caccia che l’antenato aveva in casa, pur non frequentando da anni. Per ragioni affettive mio padre voleva prenderli in custodia, nonostante anche lui fosse un pentito del tiro al volatile. Per farla breve, portai con me tutto l’incartamento sui fucili e il maresciallo, a sua volta, recuperò da una vecchia carpetta gialla dell’archivio le relative copie. Per la simpatia di cui sopra iniziammo a scherzare su quante informazioni i carabinieri avevano su ogni singolo abitante e su eventuali dossier. Non era uno scherzo. Di noi, nel senso di famiglia, si sapeva per esempio che eravamo comunisti, peraltro nessuno aveva mai fatto nulla per nasconderlo, che in casa si leggeva l’Unità e il Manifesto (anche, aggiunsi io, visto che i nonni avevano una rivendita di giornali e per noi l’accesso a qualsiasi carta istoriata era facilitato) e altre varie amenità su usi e costumi. Ho ripensato a questa storiella leggendo le notizie sulle dichiarazioni dei redditi da indigenti di molti imprenditori italiani. L’Italia è il paese delle 100 città, delle province, delle regioni, delle migliaia di piccoli comuni dove tutti sanno tutto di tutti, peli del culo compresi. Basterebbe mettere in relazione il tenore di vita, le proprietà “alla luce del sole” di ognuno e le relative dichiarazioni dei redditi per fare tana a milioni di evasori fiscali. Non che questo sia compito dei carabinieri, ma una sinergia tra forze dell’ordine fino alla guardia di finanza, potrebbe essere una soluzione.

Nessun commento: