Translate

giovedì 14 aprile 2011

Il favoloso mondo di Silvio

Sabato scorso, zappingando distrattamente mi sono imbattuto in una trasmissione rai condotta da Milly Carlucci, ormai l’unica vera signora della televisione italiana, e mi sono chiesto che fine avesse fatto la sorella Gabriella, anche lei un passato brillante da show girl e presentatrice, almeno fino alla decisione di prendere la strada per Arcore ed entrare a far parte delle donne in servizio permanente effettivo di Lui, come lo chiamano tra loro i suoi deferenti. Gabriella Carlucci è stata una delle prime, e per un periodo ha avuto una certa visibilità, anche se non ricordo nulla di particolarmente rilevante della sua esperienza parlamentare. Poi, come tutte le donne di Silvio, anche lei è passata, ed il suo posto è stato via via preso da altre, più o meno avvenenti. Le agenzie hanno soddisfatto la mia curiosità. L’on. Carlucci è la prima firmataria di un progetto di legge che chiede l’istituzione di una Commissione d’inchiesta per verificare l’imparzialità dei libri di testo scolastici. Secondo i deputati del pdl, soprattutto i libri di storia conterrebbero frasi da vero e proprio indottrinamento, allo scopo di plagiare i giovani e gettare fango su Berlusconi. Seguono lista e autori. Ora, non è la prima volta che la destra solleva l’argomento: nel 2000 ci aveva provato anche Storace, senza peraltro trovare riscontro. Converrebbe quindi non darsi pena, pensando ai problemi del Paese. Non sottovaluterei però tutte queste schermaglie. Nulla è mai per caso, anche le cose apparentemente più stupide e illogiche, hanno un obiettivo: compiacimento, distrazione, distruzione chemioterapica di quello che non corrisponde. Ormai è palese che una classe politica intera, mi spiace ripetermi, vive in un personale Truman Show, scritto e diretto per far divertire il capo, ed ha addirittura finito per credere che la realtà sia quella di cartapesta.  Finché il tutto rimaneva circoscritto in ciò che viene definito conflitto d’interessi, che è enorme e inimmaginabile in qualsiasi democrazia europea, ce ne eravamo quasi fatti una ragione. Tanto per dire la capacità di incassare del popolo. Ora però siamo andati oltre. Sembra di stare in un permanente videogame, dove al centro dello schermo a parare i colpi che arrivano da ogni parte - processo breve, prescrizione breve, lodo alfano 1 e 2, legge contro le intercettazioni, persino leggi che intendono riscrivere la storia ecc. ecc. ecc. - ci sono le persone perbene, indipendentemente che siano di destra o di sinistra. E per cosa poi? Per compiacere, salvare, mettere al sicuro un solo uomo e la sua roba. Che io sia di sinistra si è capito. Ma mi chiedo, a rischio di passare per ingenuo: se alla guida di questo esecutivo ci fosse un liberale, per esempio Giulio Tremonti, a che punto saremmo? Probabilmente ci sarebbero altre persone ad occupare i dicasteri, sicuramente avremmo un parlamento impegnato a rispondere alle priorità dell’Italia e non a quelle di Silvio Berlusconi. A questo punto spero solo che l’incubo finisca presto e che il risveglio sia ancora democratico.

Nessun commento: