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giovedì 14 ottobre 2010

Non in nostro nome

In Afghanistan stiamo facendo la guerra, né più né meno degli altri Paesi Nato, inutile raccontarci le storie della missione di pace, che i nostri soldati accompagnano i bambini a scuola per mano e le vecchiette a ritirare la pensione, che la popolazione ci vuole tanto bene ecc. ecc. Che sarà pure vero, come però è altrettanto vero che finora la morte per i nostri soldati è arrivata da agguati di terra. E allora perché chiedere di dotare i nostri aerei di bombe? A chi vuoi sparare dopo che qualcuno è gia saltato su una mina? Di cosa stiamo parlando? Ha ragione Franco Venturini. Chi di dovere dica la verità su questa guerra, con trasparenza: al limite anche che non abbiamo autonomia decisionale e siamo obbligati a sottostare ad altri, ma almeno non prendiamoci in giro, soprattutto sulla pelle dei soldati.

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