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lunedì 2 novembre 2009

Noi, i non allineati della vita

In occasione della giornata mondiale della salute mentale del 2001, Alda Merini scrisse queste poche righe su Avvenire. Ogni tanto me le leggo.

Considero la malattia mentale un bene proprio, un patrimonio genetico che può rischiare di morire con la manipolazione distratta di certi medici. L’insorgenza della malattia mentale, che ha radici molto nomadi, non ha una spiegazione logica rispetto alla realtà, ma – come dice il Manganelli – è un grande sogno di poesia, che non va involgarito da cure approssimative. Quando io mi stupii con Franco Fornari – grande analista del ventesimo secolo e grande scrittore – del fenomeno per cui dopo aver subito tanti elettrochoc io continuassi a scrivere, Fornari mi rispose con una frase che testualmente diceva: “Il manicomio è come la rena del mare: se entra nelle valve di un’ostrica genera perle”. Per Fornari, e anche per me, le perle erano le lacrime dell’ammalato, ma anche la purezza della poesia. Franco Fornari è stato il mio analista per cinque anni e soleva dirmi che, più che una nevrotica, io ero una grande Carmen: non mi allineavo. La follia è un’invenzione della vita: il malato sa benissimo di essere l’autore di una folle indecenza che è la sua solitudine. Una solitudine che presso gli altri – che amano il rumore, che gozzovigliano, che non sanno mai fermarsi a meditare – fa scandalo.
Noi, matti di solitudine, eravamo però così grati alla Terra che ci aveva generati e che pur tuttavia ci lasciava vivere malgrado tanti terrori: non potevamo negli anni di manicomio che pregare e osannare il Signore che anche quel giorno ci aveva salvati. Il manicomio è la casa della follia. Però sono stati anche anni deliziosi: noi sapevamo tutte le paranoie che c’erano là dentro, ci conoscevamo uno per uno. Lì libri non ce n’erano, non potevamo leggere nulla, neanche i giornali; oggi mi delizia quando qualche critico mo chiede “ti ricordi quando nel ’70…”. Io rispondo “scusa, ma quell’anno io non c’ero, non ero nel mondo”. Si definiscono colti e non sanno… Auguro a tutte le persone di trovare la loro serenità, la giustificazione alla loro personale follia. Purché sia esentasse!

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