Translate

giovedì 6 ottobre 2011

Il partito della figa

Secondo lui si aderisce ad un partito non per una condivisione, prima di tutto ideale, ma per una questione di nome, di marketing, insomma. Mi piace, non mi piace; bello, brutto; buono, cattivo; cacca, fame, nanna. Annusiamoci il culo come i cani e siamo a bolla. L’involuzione della specie. La caduta libera del pdl non è quindi dovuta al malgoverno e agli annessi e connessi, ma al marchio. Che non è più nel cuore della gente, per dirla con le sue parole. Quindi?. Quindi si accettano suggerimenti e in ogni caso farà fare dei sondaggi. Fin qui, onestamente nulla di nuovo. Il modello che Berlusconi propone da sempre è questo, perché dovrebbe cambiarlo ora? Nemmeno il baratro sul quale siamo in bilico, è evidente, lo smuove dal suo delirio e i suoi figuranti con lui. Quello che è inaccettabile, ancora di più oggi, è il patetico buttare tutto in vacca, da piacione di paese, che da di gomito, racconta barzelletta a cui tutti ridono per pietà pensando che coglione: “Mi dicono che il nome che avrebbe maggiore successo è Forza Gnocca". Mentre il capo del governo discettava di figa, a Barletta erano in corso i funerali di 5 giovani donne morte per il crollo della palazzina dove lavoravano in nero per 4 euro l’ora.

Nessun commento: